sabato 15 maggio 2010

9 MAGGIO, MICHELA COMPIE 22 ANNI

.....e per questo evento il festeggiamento è stato doppio: una festa il sabato, con gli amici, con torta e candeline dopo la mezzanotte, e un'altra, la domenica, con i parenti e un'altra torta.
I menù li salto perchè non sono stati particolari, ma le torte non possono essere ignorate.....

TORTA DI MEZZANOTTE... IMPROVVISATA

Perchè improvvisata? Perchè ho unito pezzi di varie ricette... ma alla fine il risultato, per il palato, è stato ottimo.
Jacopo mi ha fatto da aiuto-cuoco: infatti seguendo rigorosamente le mie indicazioni, una volta tanto (hehehehe, ci tengo a precisarlo), mi ha aiutato nella preparazione delle creme (c'erano troppe cose da preparare per la cena)
Abbiamo preparato una prima crema "base" con :


gr. 60 di farina
gr. 175 di zucchero
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
6 tuorli
1/2 litro di latte
un pizzico di sale

ed una "crema gateaux", leggermente modificata, con:

gr. 100 di burro

gr. 100 di zucchero a velo
nocciole tritate 20/30 gr.
due cucchiai di rhum
circa 100 gr. della crema pasticcera precedentemente preparata
(consiglio di regolarvi a occhio).

Ovviamente questa crema gateaux viene preparata tutta a freddo lavorando il burro morbido, fino a farlo diventare una crema, aggiungendo lo zucchero, le nocciole tritate, il rhum e per ultimo una parte della prima crema.
Fare raffreddare il composto un poco in frigorifero.

Ho montato mezzo litro di panna fresca e l'ho mescolata con la restante crema base.
Come base per la torta, assemblata come un "millefoglie", ho usato una pasta sfogliata, già pronta, sulla quale ho steso il composto di "crema base" e "crema gateaux"; ho poi messo una seconda base di pasta sfogliata e vi ho spalmato il secondo strato di composto di crema e panna.
Come guarnizione ho disposto sulla superficie della torta delle fragole tagliate a metà ed ho decorato con ciuffi di panna montata e ricciolini di cioccolata fondente.
Al centro della torta ho sbriciolato un po' di pasta sfogliata.
...dimenticavo il tocco di classe di Jacopo: una spolveratina di scaglie d'oro.

Consiglio di prepare questa torta "espressa" per non far ammollare troppo la sfoglia.
Ovviamente visto il numero degli invitati le torte erano due ...tutte "spazzolate" in un attimo.
P.s.: a breve la seconda torta...

sabato 24 aprile 2010

POLPETTONE RIPIENO

Domenica scorsa ho preparato questo bel polpettone ripieno. Oltre che bello devo dire anche buono, perchè a tavola tutti se lo sono quasi litigato e non ne sono rimaste che le briciole...


Quello che occorre:

1 Kg. di macinato misto (vitellone, suino, pollo)
180 gr. di prosciutto cotto a fette
4 uova (per l'impasto)
3 uova (con le quali ho fatto 3 frittatine per il ripieno
)
provola affumicata a fette
olive verdi

sale
pepe
parmigiano
noce moscata
olio

Per il sughetto di contorno:

1 litro di brodo (di dado) di verdure
2 carote
1 cipolla
un rametto di rosmarino fresco
salvia
un gambo di sedano
mezzo bicchiere di vino bianco
farina (mezzo cucchiaio)
olio

Ho spianato con le mani sul tavolo il macinato e vi ho aggiunto gli altri ingredienti: il pane ammollato nel latte, le 4 uova, il sale, il pepe, il parmigiano a pioggia, una grattatina di noce moscata ed un giro d'olio EVO. Ho iniziato ad amalgamare il tutto con le mani e poi ho finito con la planetaria, per avere un impasto più omogeneo.
Ho spianato di nuovo l'impasto su di un canovaccio infarinato, messo ben teso sul tavolo, e vi ho disposto sopra, a strati, nell'ordine: le tre frittatine (fatte con un uovo ciascuna), il prosciutto cotto, le fette di provola affumicata e le olive verdi tagliate a piccoli pezzetti.
Ho poi avvolto l'impasto ben stretto nel canovaccio infarinato, arrotolandolo. L'ho poi ricoperto con carta argentata e cotto a 180° per più di un'ora (dipende dal forno, il mio è un po' "balordo" e la cottura l'ho prolungata un pochino).
Dopo un'oretta di cottura in forno ho tolto il polpettone dalla carta argentata, l'ho girato e l'ho bagnato con un abbondante giro d'olio, terminando la cottura per un'altra ventina di minuti.

NOTA: è preferibile prepararlo la sera prima in quanto, freddo, si taglia molto meglio senza spaccarsi sbriciolarsi.


Essendo una cottura quasi a secco ho preparato a parte il sughetto di contorno in questo modo: ho messo un dado da brodo (di verdure) in un litro d'acqua e l'ho lasciato sciogliere bene. Nel frattempo ho preparato un trito con i rimanenti ingredienti e l'ho messo in un pentolino antiaderente, con un paio di giri d'olio EVO ed il vino bianco. Ho aggiunto un paio di mestoli di brodo ed ho mandato in cottura, a fiamma molto bassa, per circa un'ora. Quando il brodo si è ridotto a poco più di un terzo ho tolto dal fuoco e messo in una ciotolina di servizio.


martedì 9 marzo 2010

PENNE INVERNALI

Finalmente due domeniche fa sono riuscita a spodestare Jacopo dalla cucina e il pranzo l'ho preparato io. Un primo semplice, un pò "invernale" ma veramente buono, a detta di tutti.

PENNE INVERNALI ingredienti: ( x 6 pers.)

500/600 gr. di penne (dipende dalla fame)
350/400 gr. di ricotta
150/200gr. di noci
400 gr. di radicchio tardivo trevigiano
1/2 cipolla media
60 gr. di burro (io mi regolo a occhio)
50 gr. di parmigiano grattugiato
sale,
pepe appena macinato

Lavate il radicchio, scolatelo e tagliatelo a listarelle.
In una padella fate rosolare, con il burro. la cipolla tagliata fina; spruzzate con del vino, unite il radicchio e lasciate appassire qualche minuto.
Aggiungete le noci tritate grossolanamente, salate, pepate ed incorporate ricotta e parmigiano. Amalgamate il tutto e togliete dal fuoco.
A parte lessate la pasta al dente, scolatela (tenendo da parte un pò d'acqua di cottura per stemperare l'impasto, qualora dovesse servire) e versatela nella padella del condimento.
Amalgamate il tutto, a fuoco vivo, per pochissimi secondi e servitela immediatamente.
Buon appetito.


sabato 6 marzo 2010

TUTTI A TEATRO

Ebbene si, ancora una pubblicità !
Però stavolta sono più che giustificata perchè devo pubblicizzare la rappresentazione teatrale di un'altra opera della mia figlia, Ilaria, e sono sicuro che, anche questa volta, sarà un successo, visto che, da quello che ho letto e sentito finora a casa, la cosa mi sembra veramente originale e carina.
Il filo conduttore sul quale è costruito lo spettacolo, infatti, è un "percorso di viaggio" direttamente ispirato alle storie ed ai personaggi delle canzoni di Roberto Billi, fondatore del gruppo musicale "I RATTI DELLA SABINA", che, incarnando il personaggio del "Suonatore", accompagnerà, con la sua musica dal vivo, il personaggio principale, il "Pittore", nel suo intimo viaggio tra i vari personaggi che si materializzeranno di volta in volta sulla scena.

P.s.: il logo della compagnia "La Corte dei Miracoli - Roma", un'araba fenice che risorge, tra le fiamme, dalle sue ceneri, è dell'altra mia figlia Michela: una famiglia di artiste !


Diario di un Equilibrista
Modernamente Demodè


Teatro dell'Orologio - Via dei Filippini 17/A - Roma

Dal 16 al 21 Marzo 2010
Ore 21.00 (Domenica ore 18.00)

Nato dall’incontro tra le canzoni di Roberto Billi e il testo di Ilaria Giambini, “Diario di un equilibrista modernamente démodé” non è solo uno spettacolo teatrale ma piuttosto un viaggio. Un viaggio guidato dalla mano dell’arte, che sul palco si manifesta in forme diverse, partendo dalla pittura, che avverrà dal vivo durante lo spettacolo, passando ovviamente per la recitazione, riempiendosi e completandosi con la musica che lo stesso Roberto Billi, autore di tutte le canzoni, ci regalerà incarnando il personaggio del Suonatore.

Lo spettacolo racconta di un viaggio del nostro protagonista, il Pittore, che si ritroverà a camminare per una terra strana e sconosciuta, popolata di personaggi particolari che lo accompagneranno fino al ritorno a casa, fino alla comprensione che quando un artista crea, non crea altro che ciò che è parte di sé.
Tra indovini, equilibristi, smemorati, innamorati e personaggi senza nome, si snoda il sentiero di questa storia, accompagnata costantemente dalla musica dal vivo di Roberto Billi, che ha con le sue canzoni e i suoi personaggi ispirato la nascita di questo spettacolo.


Di Ilaria Giambini

Musiche e testi
di Roberto Billi


CON (in ordine di apparizione):
Arianna Porcelli Safonov
Silvia Pietrosanti
Roberto Billi
Ilaria Giambini
Marco Di Matteo
Chiara Iuliucci
Andrés Suriano
Manuel Berardicurti
Andrea Bray

REGIA
Annalisa Malizia

AIUTO REGIA
Manuel Berardicurti

FOTO DI SCENA
Dario Ariosto

COSTUMI
Simone Saffioti

TRUCCO
Fabiana Lizzi

COREOGRAFIE
Valeria D'Amico

venerdì 12 febbraio 2010

FIOCCHI DI NEVE SU ROMA

E' bastata una nevicata per tornare ad avere lo sguardo perso e provare un'emozione incontrollabile, come quelle di un bambino.
Mi sentivo felice e stupida a tirare palle di neve, raccolta dai tetti delle macchine, e poi via a scattare un po' di foto per immortalare questo magico momento che chissà quando si ripeterà.

domenica 3 gennaio 2010

CARI AMICI VI SCRIVO...

AUGURO A TUTTI UN SERENO 2010...
....per questo nuovo anno non voglio avere chissà quali impossibili aspettative: non sarà nè peggio nè meglio di tanti altri. Ogni anno porta con se cose belle e cose brutte: è la vita. L'importante è mantenere dentro di noi sempre una finestra aperta alla "voglia di vivere", qualsiasi sia la situazione che dovremo affrontare, perciò auguro a tutti che le vostre aspettative si realizzino circondati dai vostri affetti più cari.... Auguro tanta ricchezza di emozioni per la vostra mente e per il vostro cuore... Auguro un percorso pieno di salute e di armonia con chi vi circonda. A rischio di sembrare troppo stucchevole vi auguro di non permettere all'invidia, all'arroganza, al rancore alle maldicenze e alle cattiverie di prendere il sopravvento nella vostra vita, perchè sono sentimenti che danneggiano soprattutto chi li prova.
Io quest'anno, nell'accogliere il nuovo anno, mi sono sentita (come già successo tre anni fa)... più povera: a dicembre è morto Pallino, il mio gatto, dopo 18 anni di convivenza, lasciando un gran vuoto... e mentre cominciava il conto alla rovescia per la fatidica mezzanotte h0 voluto tenere stretto a me il pensiero di lui fino in fondo (nonostante la confusione che avevo intorno) perchè il suo ricordo non venisse meno.
BUON ANNO